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IMAGINARIUM III – HOW CREATIVE INDUSTRIES ARE RESHAPING SUSTAINABILITY

Caldo estremo, siccità, inondazioni devastanti: l’impatto dei cambiamenti climatici, la cui maggior parte sono legati all’acqua, ultimamente è stato più evidente che mai ed è destinato ad intensificarsi. La crisi idrica non è solo un tema lontano, che riguarda paesi in via di sviluppo. Anche in Italia la Siccità è un’emergenza. Ci sono regioni sotto forte stress: Sicilia, Sardegna, Bacino del Po’. La disponibilità d’acqua dolce è al minimo storico, con una riduzione di quasi il 50% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Il tema della sicurezza deve entrare al più presto nell’agenda nazionale, i rischi legati alle nostre infrastrutture sono incrementali: il 40% dell’acqua che passa per la rete idrica viene dispersa anche perché la maggior parte delle tubature e delle infrastrutture è obsoleta e costruita oltre 40 anni fa, con rilevanti sprechi ed elevati rischi per la salute.

All’interno della nostra società, il singolo sta prendendo sempre più coscienza di questi temi e sta manifestando la volontà di prendere parte attivamente al cambiamento, facendo la propria parte a sostegno della salvaguardia ambientale. Di fronte a tale contesto, anche le industrie creative, che rappresentando oggi un fatturato annuo di oltre 200 miliardi di euro e circa 2 milioni di occupati, sono riconosciute come forza motrice per costruire un futuro per le prossime generazioni in ottica di sviluppo sostenibile, sia per la forza propulsiva sia per l’impatto che hanno sull’opinione pubblica, indirizzando le politiche di settore e a livello di agenda nazionale.

Acqua Foundation, organizzazione filantropica di riferimento nella tutela delle risorse idriche, ha approfondito questi temi nella terza edizione di Imaginarium, evento di punta che unisce sostenibilità e innovazione creativa. Partner ufficiale dell’edizione 2024, Vanity Fair Italia con la collaborazione di Luisaviaroma Sustainable. L’evento che si è tenuto presso la sede della Fondazione Riccardo Catella, attiva dal 2005 nella promozione di progetti civici e culturali per diffondere la conoscenza della sostenibilità e anche quest’anno partner culturale dell’iniziativa, ha rappresentato una tappa fondamentale nel dialogo sulla sostenibilità, evidenziando il ruolo cruciale delle industrie creative nel promuovere cambiamenti concreti.

Imaginarium III si inserisce nel dibattito internazionale sulla sostenibilità, offrendo un palcoscenico per leader e innovatori provenienti dalle principali industrie creative, tra cui moda, design, architettura, arte e spettacolo. Al centro della giornata, un talk esclusivo ha visto protagonisti figure di spicco che hanno raccontato come le loro aziende stanno rispondendo alle sfide ambientali globali con progetti innovativi e iniziative sostenibili.

Fashion, diversity & inclusion, arte e design, tecnologia sono stati i temi al centro delle tavole rotonde moderate da Simone Marchetti direttore di Vanity Fair Italia e Valeria Vantaggi e Federico Rocca della redazione di Vanity Fair.

Tra gli speaker presenti : Carlo Capasa (Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana), Eva Kruse (Founder Global Fashion Agenda), Giulio Boccaletti (Honorary Research Associate alla Smith School of Enterprise University of Oxford, direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici), Matteo Ward (WRAD Co-founder e autore Junk-Armadi Pieni), María Fernanda Hernández Franco (Acqua Foundation Advisory Board & Sustainability Director, Temera), JJ Martin (Founder La Double J), Carlo Ratti (Director of MIT Seansable City Lab, Founding Partner, Luigi de Vecchi (Presidente Fondazione Sylva & Chairman of Continental Europe for Corporate and Investment Banking in Citi), Francesco Pieri (Co-Founder Temera), Arnoldo Mosca Mondadori (La Piccola Orchestra dei Popoli), PierMario Barzaghi (Head of ESG, KPMG Italy), Kelly Russell Catella (Direttore Generale, Fondazione Riccardo Catella e Head of Sustainability & Communication, COIMA), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (collezionista d’arte e mecenate italiana, fondatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Michelangelo Pistoletto (Artista), Elena Mazzi Artista), Francesca Colombo (Direttore generale culturale BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, Fondazione Riccardo Catella), Chiara Galiazzo (cantante), Paolo Brescia (Co-Founder at OBR Open Building Research), Massimiliano Rosolino (nuotatore e campione Olimpico) e in collaborazione con Cartier Women Initiative: Salma Bougarrani (Co-Founder & Ceo Green Watech) e Diana Yousef-Martinek (Ceo Change Water Labs).

Due i progetti chiave che sono stati il focus della terza edizione di Imaginarium: il progetto Charity per la Cambogia e il decalogo contro il bue washing.

Acqua Foundation in partnership con la ONG We World nel corso dell’evento ha presentato una importante iniziativa umanitaria volta alla realizzazione di depuratori d’acqua in una scuola in Cambogia, uno dei paesi al mondo con la più alta concentrazione di industrie tessili e con un forte inquinamento delle falde acquifere. Questo progetto Charity si pone quindi l’obiettivo di installare dei filtri che permettano di depurare l’acqua attraverso una campagna di raccolta fondi promossa nel corso della serata.

Il decalogo contro il blue washing, invece, sviluppato in collaborazione con l’esperta di politiche idriche internazionali Francesca Greco si propone di diventare un punto di riferimento per individuare e combattere le pratiche commerciali che sfruttano il tema della sostenibilità idrica in modo ingannevole, favorendo una comunicazione più trasparente e responsabile da parte delle aziende.

“L’edizione di quest’anno di Imaginarium rappresenta un momento cruciale per il dialogo sulla sostenibilità. Attraverso il contributo propositivo dei rappresentanti delle industrie creative e l’implementazione di iniziative concrete come il progetto in Cambogia e il decalogo sul blu washing, vogliamo non solo sensibilizzare, ma anche spronare ad agire, dimostrando come la creatività possa essere una forza trainante per il cambiamento sostenibile.” ha dichiarato Gabriele Bonfiglioli, Co-founder di Acqua Foundation.

Giuseppe Di Vita e Cecilia Ago, Co-founders di Acqua Foundation hanno aggiunto: “Quest’anno, con ancora maggiore determinazione, ci siamo impegnati a sensibilizzare sull’importanza della conservazione dell’acqua, la risorsa più preziosa per l’umanità. In Cambogia, dove l’industria tessile ha un impatto significativo sulle riserve idriche, l’inquinamento rappresenta un grave rischio, soprattutto per i bambini. La collaborazione tra Acqua Foundation e WeWorld segna l’inizio di un percorso con un partner prestigioso e affidabile, per offrire un aiuto concreto ai più vulnerabili, assumendoci la responsabilità di affrontare queste sfide globali”.

Ad affiancare la conferenza, la mostra Acquatic Tales di Elena Mazzi in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Durante l’esposizione sono stati presentati una serie di lavori tratti da varie produzioni dell’artista che, partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura.

“Per l’edizione 2024 di Imaginarium siamo felici di ospitare “Acquatic tales”, una mostra di Elena Mazzi. L’idea è nata dal rapporto che abbiamo instaurato con Patrizia Re Rebaudengo (la cui fondazione è partner culturale della mostra). Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere l’artista rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura” ha concluso Aurelia Musumeci Greco, Co-founder di Acqua Foundation.

Per ulteriori informazioni, visitare la pagina: https://imaginarium.acquafoundation.com